SPERIMENTAZIONE ANIMALE, parte seconda…

Nel precedente articolo abbiamo trattato il tanto dibattuto argomento della SPERIMENTAZIONE ANIMALE. Ora vogliamo focalizzare l’attenzione in primo luogo, sull’importanza del progresso scientifico, che ha rivoluzionato il nostro modo di essere e le nostre condizioni di vita.
Successivamente analizzeremo i cosiddetti “metodi alternativi” che rappresentano una nuova prospettiva nel campo medico. Essi, seppur in continua evoluzione, non sono ancora in grado di sostituire completamente gli animali da laboratorio.

Mesi fa noi di Eureka abbiamo creato un sondaggio e somministrato ad amici e parenti (la situazione è anche sfuggita di mano…) proprio riguardante il tema della sperimentazione animale. Oggi vorremmo condividere con voi i risultati raccolti su un campione di 215 persone proveniente da tutta Italia.
BUONA LETTURA 😉

Introduzione

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La parola “progresso”, in questi ultimi tempi, viene utilizzata quotidianamente. Si parla di scoperte in campo medico, scientifico, tecnologico e i fatti dimostrano che, oggi, la nostra società, da questo punto di vista, ha compiuto dei grandi miglioramenti.
Il progresso scientifico si è ottenuto anche grazie all’utilizzo dei famigerati animali da laboratorio.
Tutto ciò che utilizziamo quotidianamente (cosmetici, farmaci, prodotti per l’igiene personale) è stato accuratamente studiato attraverso numerosissimi test e progetti di ricerca.
La domanda sorge spontanea, ma chi ci pensa a queste povere bestie? Sarebbe comodo trovare un sistema per sostituire completamente gli animali nei test di laboratorio, proprio perché a tutti sta a cuore il benessere degli animali, in primis a chi ci lavora!
Sono moltissimi i modelli alternativi, di nuova e anche di vecchia generazione, utili per approfondire studi ma non del tutto efficaci e sostituibili agli animali.

QUALI SONO I METODI SOSTITUTIVI E LE RELATIVE APPLICAZIONI ?

1) Metodi in vitro

  • Colture di cellule
  • Colture di tessuti
  • Test su microrganismi (batteri, lieviti, virus)

2) Analisi chimiche

 APPLICAZIONI:
Verifiche igienico sanitarie su alimenti, diagnosi

3) Ricerca clinica:

  • Analisi cliniche su materiale biologico (scarti da interventi chirurgici, sangue, urine, saliva etc)
  • Analisi genetiche su materiale biologico
  • Imaging (TAC, PET, RM etc)
  • Microdosing

4) Bioinformatica

  • Modelli QSAR (Relazione Quantitativa Strutture Attività): si tratta di modelli in grado di prevedere i possibili effetti di una sostanza sull’organismo confrontandola con sostanze strutturalmente simili di cui già si conoscono gli effetti).
  • Reti neurali
  • Altri simulatori

5) Nuove tecnologie

•     Chip al DNA

Organi bioartificiali

Microcircuiti cellulari

APPLICAZIONI:
Tossicologia, ricerca su malattie, ricerca sperimentale di base in biologia e medicina, metabolismo dei farmaci

6) Studi epidemiologici

APPLICAZIONI: Ricerca su malattie, ricerca sperimentale di base in biologia e medicina

7) Plastici e manichini, simulatori

APPLICAZIONI: Didattica e training chirurgico

IL NOSTRO SONDAGGIO…

Come anticipato precedentemente, noi di Eureka, per farci un’idea più approfondita sulle idee degli Italiani, abbiamo sottoposto ad una piccola e variegata fetta di popolazione, un sondaggio di nostra creazione sugli argomenti discussi qui sul blog.
Abbiamo cercato di capire quale fosse il pensiero generale, in primis sulla consapevolezza e l’importanza della ricerca sul modello animale, e poi sulle conoscenze e personali idee relative al suo utilizzo.

Provando ad analizzare i dati che abbiamo raccolto, evidenziamo subito che la maggioranza è favorevole alla sperimentazione animale, e pensa che questa sia fondamentale per i traguardi che sono stati raggiunti dalla scienza.
D’altronde però  si evince anche, che la stessa maggioranza è poco informata sulle normative che regolano la sperimentazione animale e sui protocolli che un ricercatore deve seguire nel rispetto dello stesso.
Inoltre, sono propensi a pensare che in Italia, queste normative non vengano sempre attuate dai ricercatori.
Dai dati si evidenzia anche che in media, non si ha coscienza sull’ importanza della sperimentazione animale, che di fatto è fondamentale per la salute dell’uomo.
In ultima analisi notiamo anche che le risposte registrate sono molto discordanti, e possiamo ipotizzare che ciò sia dovuto ad una disinformazione generalizzata del campione in esame sugli argomenti trattati. Questo può essere dovuto anche ad una poca informazione e sensibilizzazione da parte dei media. Alleghiamo qui sotto il link delle risposte al sondaggio.
https://docs.google.com/forms/d/1OzpJ4a2h0w_knXuqxqtlgJ4PkkzgIX8yku27x2QmfSc/edit?no_redirect#responses